12 dicembre 2009

Proviamo a riassumere

Ed eccoci qui...bagagli ormai pronti, in attesa di un lungo viaggio di rientro a casa.
Per giorni, tra connessioni ballerine e blog introvabile, non siamo riusciti ad aggiornare quello che voleva essere una cronaca-resoconto della nostra avventura.
Riassumere 20 giorni così intensi in un solo post è impossibile. Ma ci proviamo!
Innanzitutto, diffidate di chi racconta che è tutto bellissimo, una sorta di estasi permanente e di cuori nello zucchero... Ci sono momenti duri, difficili, frustrazioni ed incomprensioni, ansie e paure, tra due mondi che non si conoscono, e provano a recuperare in poco tempo i 18 mesi di vuoto. Posso dirlo senza vergogna: ci siamo persino chiesti, una sera, se avevamo davvero fatto la scelta giusta, se fosse valsa la pena rinunciare alla nostra vita di coppia per qualcosa che improvvisamente ti sembra così grande, così difficile da reggere.
Ma oggi Paolo è un bimbo del tutto diverso da quello che 20 giorni fa prendemmo in braccio nell'istituto di Tam Binh, con gli occhi tristi e rivolti nel vuoto.
Paolo è un terremoto con braccia e gambe, e va benissimo così!
Finisce il nostro periodo di prova, cominciano gli esami veri, nella nostra casa, nella sua casa.
Ci portiuamo dietro, e dentro, tre settimane intensissime, di emozioni, suoni, odori, e soprattutto di vita nuova, perchè siamo una famiglia, e questo è ormai segnato sulla pelle di tutti e tre.
Ci piacerà, tempo permettendo, aggiornare il blog, e soprattutto fornire qualche dritta su indirizzi e cose utili qui in Vietnam, per chi magari si appresta dopo di noi a vivere la propria storia.
E' bellissimo intanto vedere un viavai di coppie che partono ed arrivano; nella nostra permanenza qui ne abbiamo contate almeno una dozzina, e questo è un bellissimo segnale per tutti.
Signori, si parte! In tutti i sensi....

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